Open House 2019

Open House Torino è un evento pubblico totalmente gratuito, pensato per permettere di visitare casepalazzi, luoghi abitualmente non accessibili e scoprire così la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano. Per un fine settimana allʼanno dà la possibilità di visitare edifici storici, moderni o contemporanei, appartamenti privati, uffici, spazi verdi o sociali, eccellenze in città, strutture recuperate. L’8-9 giugno 2019 si è svolta la terza edizione torinese di un format internazionale. Lʼidea di Open House nasce a Londra nel 1992 dal lavoro della fondatrice Victoria Thornton e da allora si è diffusa nel mondo. Ad oggi le città della rete Open House Worldwide sono più di trenta, distribuite in ogni continente. In Italia, Torino segue Open House Roma (dal 2012)Open House Milano (dal 2016). La prima edizione nel 2017 è stata un grande successo, con oltre 38mila visite e circa 15mila visitatori su oltre 100 edifici. Nella seconda edizione lʼevento è cresciuto ancora, superando le 55mila visite e i 18mila visitatori in più di 140 luoghi. Open House Torino si rivolge a tutti i cittadini, non solo al nucleo di architetti, e chiede a tutti loro supporto come volontari, proprietari, progettisti o semplicemente per aiutare a diffondere il progetto. Lʼobiettivo dellʼevento è conoscere insieme al pubblico un grande patrimonio comune e riflettere sul ruolo dei luoghi in cui viviamo. Con un messaggio: una città progettata meglio negli edifici, negli interni, nello spazio pubblico è una città capace di farci vivere meglio. Open House Torino è un invito alla scoperta, in una grande festa per la curiosità e il senso di appartenenza.

Quest’anno Building ha partecipato con Quadrato

Quadrato è il nome del condominio contemporaneo che recupera l’antico convento di Sant’Agostino, struttura del XVI Secolo fra gli isolati del Quadrilatero Romano. Come nei precedenti progetti del gruppo proprietario, fra cui The Number 6,  il dialogo fra passato e presente è il tema conduttore di questa casa-residence pensata per una generazione di inquilini in movimento e persone in alloggio a Torino per periodi di lavoro. Il complesso ospita anche ritrovamenti archeologici di una domus latina.